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I Nibelunghi | 591 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:232|3|0]]
385Come potea di più orribile guisa
Donna operar per sua vendetta? — Allora
Uomini quattro d’Ètzel re venièno.
Recavan elli Ortlieb, il giovin prence,
Alla mensa del re, là ’ve assidea
390Hàgen pur anco. D’Hàgen per mortale
Odio dovè perir l’infante regio.
Ma poichè il tiglio suo quel re possente
Così vedea, con un dolce atto a’ suoi
Cognati disse: Ora vedete, amici!
395L’unico figlio mio gli è questo; ancora
Egli è il figliuol di vostra suora. Tutti
Siate voi lieti per cotesto. E un giorno,
Se alla sua stirpe ei crescerà conforme,
Uom prode si farà, nobile assai,
400Possente e forte ed aitante. A lui
Dodici terre anche darò s’io viva;
Così, d’Ortlieb garzone un dì vi possa
Servir la mano. Ond’io vi prego, amici
Miei, di gran core, perchè allor che a dietro
405Vi tornerete al Reno in vostra terra,
Di vostra suora piacciavi il figliuolo