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592 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:233|3|0]]
Con voi menare; anche potrete voi
Assai favore a questo garzoncello
Addimostrar. Fin ch’egli un uom si faccia
410L’allevate ad onor. Che se qualcuno
Qualche offesa vi fe’ in vostre contrade,
A vendicarla egli v’aiti, allora
Che sua persona sia cresciuta. — Questa
Parola udìa Kriemhilde ancor, la donna
415D’Ètzel monarca. Ed Hàgene rispose:
E questi eroi confideranno in lui,
Com’egli cresca ed uomo sia. Ma il giovane
Prence alla morte è destinato. Assai
Poche volte davver vedrammi alcuno
420Andare in corte a prence Ortlieb. — Un
guardo
Volse ad Hàgene il re, chè di dolore
Cagion gli fu di quello il motto; e ancora
Che il nobil prence per cotesto nulla
425Dicesse, il cor di lui ne fu turbato
E l’alma sua ne andò crucciosa. Male
A quella festa s’addicea la trista
D’Hàgene volontà. Così fe’ a tutti