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384 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:25|3|0]]
Congiunti, perchè mai piacciavi scherno
440Far di me, sì tapina! E che potrei
Per uom, che già si avea l’amor del core
Di donna onesta? — E quegli assai di tanto
Le contraddisse, e vennero pur anco
Gernòt fratello a lei, Gislhèr con esso,
445Il giovinetto, ed amorosamente
Lei supplicâr di consolarsi in core.
Vera fortuna ciò sarìa per lei,
Quand’ella il re prendesse. Oh! ma nessuno
Vincer potè la donna, ond’ella ancora
450Persona amasse d’alcun uomo. Questo,
Questo, dicean pregando i cavalieri,
Fate si avveri almen, perchè vi piaccia
Veder que’ messi, ove null’altra cosa
Facciate voi. — Cotesto io diniegarvi
455Mai non vorrò, dicea la nobil donna,
Per ch’io non vegga volentier, per sue
Molte virtù, Rüedgero. Ove mandato
Egli non fosse e fosse un altro il messo,
Io sare’ per costui non vista mai.
460Però, v’è d'uopo, ella soggiunse, invito