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I Nibelunghi | 633 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:274|3|0]]
80Entro misura a battagliar cotesti,
Ambo, e l’un l’altro si mandàr lor colpi
Gunthero e Iringo, non però di tanto
Che rifluisse da le piaghe il sangue,
Che ciò togliean quell’armi loro. Ed erano
85Buone e forti quell’armi. Anche Gunthero
Iringo abbandonava e correa forte
Dietro a Gernòt. A sprigionar scintille
Ei cominciò dalle guerresche maglie,
Ma Gernòt, prode di Borgogna, a morte
90Colpì vicino Iringo audace. Un balzo
D’innanzi al prence diè costui, ch’egli era
Agile molto, e quattro de’ Burgundi
D’un sol tratto abbatteva, egli valente
D’assai e prode, quattro di quell’inclita
95Compagnia che da Worms ch’è posta
al Reno,
Era venuta. Di più grave sdegno
Ardere allora non potè Gislhero.
Disse Gislhero giovinetto: Iddio
100Ben sa, principe Iringo, in qual mai guisa
Darete voi di questi che vi giacciono