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672 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:313|3|0]]
185Or prestarvi degg’io. Deh! amici miei,
Ch’io contro voglia a contrastar m'accingo!
E dal cospetto del suo re fu visto
Andar mesto e cruccioso. I prodi suoi
Egli rinvenne; ei stavangli daccanto,
190Ed egli disse: Armarvi ora v’è d’uopo,
Voi tutti, amici miei. Deh! che degg’io
I Burgundi assalir valenti e arditi!
E tosto elli accennâr che ognun balzasse
Là ’ve rinvenne l’armi sue. Qual era
195Elmo o di terga immenso giro, a quelli
Cotesto si apportò da’ lor famigli,
E gli stranieri ardimentosi poi
Udîr dolenti le novelle. Armato
Con cinquecento suoi stava Rüedgero,
200Qual, dopo questi, dodici campioni
A sua aita acquistò. Volean cotesti
Lode acquistarsi in periglioso assalto,
Nulla ei sapean che lor tanto si fea
Morte vicina. Ed ecco si vedea
205Rüedcgero avanzar di sotto all’elmo,
E del margravio gli uomini consorti