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I Nibelunghi | 681 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:322|3|0]]
Nobile assai! Non fia che viva alcuno
Eguale a voi mai più, che doni faccia
385Di questa guisa generosa e grande
A cavalieri estrani. E voglia Iddio
Tanta virtù di voi vivasi eterna!
Oh! tristi noi di tanto! aggiunse allora
Hàgene prence. Altri dolori assai
390Qui abbiamo a sopportar. Ma se ci è d’uopo
Con amici pugnar, di ciò mi lagno
Innanzi a Dio. — Disse il margravio: Questo
È tal dolor che a l’intimo penètra.
Or io del don vo’ compensarvi, o nobile
395Rüedgero assai. Qualunque adoprin guisa
Incontro a voi cotesti eroi gagliardi,
Nella battaglia questa destra mia
Non toccheravvi mai, s’anche voi tutti
Quei che venìan dalla burgundia terra,
400Qui trucidaste. — E con atto cortese
Il buon Rüedgero s’inchinò. Piangeano
Da tutte parti, perchè alcun sì grave
Ambascia non potea toglier da quelle
Anime, e grande assai n’è la rancura.