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I Nibelunghi | 721 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:362|3|0]]
30Gunthèr, possente re, che feste voi
A me tapino? A voi che feci io mai?
D’ogni conforto mio qui derelitto
Ecco ch’io resto! E nella gran sventura
Non vi sembrò pienezza, allor che a noi
35Feriste a morte principe Rüedgero,
Se ora tolti m’avete i prodi miei
Tutti d’un tratto. No davver! che a voi,
Prenci ed eroi, non feci io tal rancura!
Ora pensate a voi medesmi e al vostro
40Cruccio, pensate se de’ vostri amici
L’acerbo fato e la fatica vostra
Non aggravan di nulla a voi, valenti
Guerrieri, il core. Oh! in qual mai cruda
guisa
45Morto Rüedgero voi mi feste! In terra
Mai non avvenne ad uom dolor più grave,
Nè al mio, nè al vostro duol pensaste voi.
Ed or per voi qui giace estinta quella
Parte ch’ebbi di gioia, e non poss’io
50Li miei congiunti degnamente piangere.
Hàgene disse: Non di tanto noi