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734 | I Nibelunghi |
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No! non dovrà, disse Hildebrando antico,
Perch’ella osò ferir! Qualunque sia
300Mal che m’incolse, anche se al passo
estremo
Costui mi trasse, vendicar la morte
Vogl’io del prode di Tronèga. — Allora,
Contro a Kriemhilde si balzò in furore
305Hildebrando, e di spada con un fiero
Colpo raggiunse la regina. A lei
Male arrecò il terror per Hildebrando;
Ma che potea, se alti ne fe’ lamenti,
Recarle aita? Là distese intanto
310Tutte di tali già devoti a morte
Le spoglie sono, e quella nobil donna
Giace, squarciata la persona. A piangere
Incominciâr Dietrico ed Ètzel; tutti
I lor congiunti e i prodi elli piangeano
315Dal profondo del cor. Così cadea
Spento l’onor già grande, e pianto e duolo
Avean le genti tutte, e la regale
Festa nel pianto si finìa, chè suole
Amicizia fruttar doglia alla fine.