Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
I Nibelunghi | 401 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:42|3|0]]
Oro bisogno non avrem. La nostra
795Spesa bene starà per nostra andata.
Ma per tutte quell’ore, e di ciò in pria,
Dodici scrigni di tutt’or più bello
Che nella reggia esser potea, ricolmi
Ebber le ancelle, e ciò di là fu addotto
800Con ornamenti assai per le donzelle,
Quali in vïaggio erano d’uopo. Oh! quella
Soverchia volontà d’Hàgen feroce
Forte parve a Kriemhilde! Aveasi ancora,
Per suffragio da offrirsi, un mille marchi,
805E per l’alma di lui, l’uom suo diletto,
Spartir li volle. Parve ciò a Rüedgero
Con vera fè ben fatto. E la dolente
Donna così dicea: Dove son dunque
Gli amici miei che di me per l’amore
810Vônno uscir di lor terra? E dovrann’essi
Venir meco degli Unni alle contrade?
Del mio tesoro prendano essi, e acquisto
Faccian di vesti e di cavalli intanto.
E margravio Eckewardo alla regina
815Così dicea: Da che di tutti io fui