Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
428 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:69|3|0]]
Durâr le nozze diciassette giorni,
Ed io mi penso che d’alcun regnante
Non si possa ridir che fu maggiore
Festa di quella; o ciò è nascosto a noi.
185Quanti eran là, nuovissime portavano
Lor vestimenta, e l’inclita regina
Anche pensò che in Niderlande mai
Di tanti prodi non assise innanzi
Alla presenza. Anche cred’io che, grande
190Ben che fosse Sifrido in sua ricchezza,
Tanti non possedè nobili croi
Quanti ella scorse d’Ètzel nel cospetto;
Nè alcuno diede mai, nelle sue nozze,
Sì ricchi ammanti, vasti e lunghi, o tante
195Vesti buone, chè a tutti aver fu dato,
Com’elli fean per opra di Kriemhilde
Tutti davver. Gli ospiti suoi, gli amici,
Sola una mente avean, perchè nessuna
Cosa da lor si risparmiasse; quanto
200Altri bramò, donavan elli pronta-
mente così, che molti cavalieri
Stettero, per bontà, senza lor vesti.