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I Vicerè 581

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Vicerè.djvu{{padleft:583|3|0]]monia Giovannino. Durante l’anno, egli aveva fatto, secondo la promessa, due o tre visite al figlioccio: visite brevi, d’uno o due giorni. Dicevano che egli avesse ad Augusta, e propriamente nelle terre di Costantina, la figliuola d’un fattore, una bella contadina bianca, rossa e prosperosa, per via della quale rifiutava di stare a lungo a Catania. La duchessa madre ne era contentissima, come della più sicura garanzia contro il matrimonio. Il duca godeva nel sentire che suo fratello si divertiva; e quanto a Teresa, nonostante che l’onestà le impedisse d’approvar quel legame, pure dimostrava al cognato un affetto fraterno, e gli faceva molta festa; se da Augusta egli mandava qualche commissione alla madre, spesso l’eseguiva ella stessa. Chiedeva ordinariamente biancheria, oggetti d’uso domestico, ma di tanto in tanto anche tagli d’abiti da donna, busti, fazzoletti di seta.... Servivano per la figlia del fattore?

Tutte le volte che veniva alla casa materna, egli aveva il viso più cotto, con la barba più ispida, la pelle delle mani più dura. Su quella faccia da arabo del deserto il bianco degli occhi era però dolcissimo. Teresa ringraziava il Signore della saggezza che gli aveva ispirata, della salute che gli accordava; però, in cuor suo, ella domandava come mai quel giovane tanto elegante, così avido di piaceri, delle cose belle e ricche, aveva potuto rassegnarsi a far la dura vita di campagna, a vivere con una contadina, in mezzo a contadini?... Non era però lei stessa la causa di quella trasformazione? Ma subito, quasi a scagionarsi ai proprii occhi, ella pensava: «Sono trasformata anch’io!...» Dov’erano più, infatti, le sue ispirazioni poetiche, le sue alate fantasie? Aveva preso marito da due anni, e già cominciava la terza gravidanza. Quand’ella sognava di Giuliano Biancavilla, di Giovannino, pensava forse di divenire una macchina da far figliuoli?... Ed ella dava guerra a quei pensieri che lo spirito della tentazione doveva certo suggerirle.... Biancavilla, tornato dal suo viaggio, dimenticava anche lui, prendeva moglie: un giorno ella lo incontrò a faccia

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