< Pagina:I colloqui.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
112 | Totò Merùmeni |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I colloqui.djvu{{padleft:122|3|0]]
ii.
Totò ha venticinque anni, tempra sdegnosa,
molta cultura e gusto in opere d’inchiostro,
scarso cervello, scarsa morale, spaventosa
4chiaroveggenza: è il vero figlio del tempo nostro.
Non ricco, giunta l'ora di «vender parolette»
(il suo Petrarca!...) e farsi baratto o gazzettiere,
Totò scelse l’esilio. E in libertà riflette
8ai suoi trascorsi che sarà bello tacere.
Non è cattivo. Manda soccorso di danaro
al povero, all’amico un cesto di primizie;
non è cattivo. A lui ricorre lo scolaro
12pel tema, l’emigrante per le commendatizie.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.