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98 | i precursori di c. lombroso |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I precursori di Lombroso.djvu{{padleft:102|3|0]]frode e l’inganno; “sed tamen apparet dissimulatus amor„, disse lo stesso nell’Epistola, si dee solo avvertire che l’inganno più facilmente può nascere nel giudice che nel giudizio semplicemente, perchè le note degli affetti dell’animo, le quali dalla fronte sono fatte palesi, allora sono ben note, quando non solo saranno conosciute distinte fra loro, ma ancora riunite col paragone; che questo mi persuado sia il più sodo fondamento possa esser per fabbricarne il fine intento sicuramente discorrerei dunque in questa guisa, la fronte grande per sè stessa potrebbe essere indizio di grande ingegno, perchè cinge gran copia di cervello, in ciò appunto misurandosi la virtù con la quantità, come parve accennasse Aristotele nel 2° de generat. animalium, cap. 7, nell’aver pronunciato che l’uomo ha più di cervello, proporzionabilmente però di quanti animali ci siano, e il maschio più della femmina, ma però se si considera la grandezza rilevante assai, in rispetto alla grandezza sì, ma moderata di quà e di là, dalla quale non può stare il retto, mostrerà esso e tardezza di moto e rozzezza di costumi, e la ragione è questa che l’anima si dichiara impotente e debole all’intendere, mentre è forzata con troppa malagevolezza adoprar istrumenti maggiori del dovere, troppo duri e malfatti, come quei che su una fronte sconciamente grande si contengono, stante, che con una smisurata grandezza l’argomento, che anco che l’accoppia un’insolita durezza, per la material composizione terrea e secca„.