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160 | i precursori di c. lombroso |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I precursori di Lombroso.djvu{{padleft:166|3|0]]Perchè il Patrizi, il Roncoroni, il Rossi, il Sergi, la Paola Lombroso, l’Arvède Barine, il Cognetti ed io, non solo siamo stati accusati negli studi sul Leopardi, sul Tasso, sul Beccaria, sul Po, sull’Alfieri, ecc. di aver invaso il campo altrui, perchè abbiamo semplicemente posto in luce le relazioni che corrono tra la costituzione dello scrittore, l’ambiente e le opere, e tolto i veli coi quali si erano rivestite le figure degli uomini geniali, rimettendoli nella realtà e nella natura, ma abbiamo anche dovute patire l’insinuazione di voler artificiosamente applicare ad ogni costo, travisando i fatti, la teorica del maestro.
Speriamo che pei Precursori questo sistema polemico non possa essere adatto.
2. — Nel 1836 Lélut, medico degli alienati di Bicétre, pubblicava un lavoro; Du démon de Socrate, nel quale poneva decisamente queste due tesi che possono sembrare anche oggi ardite. La prima era questa, che vi possono essere stati mentali di natura tale che colla apparenza della ragione più integra e unitamente allo sviluppo di facoltà eccellenti dell’intelligenza uniscono la possibilità di false percezioni, di illusioni, di allucinazioni, isolate e continue; sintomi ordinari costituenti l’alienazione mentale, e senza che il contagio della pazzia abbia ad invadere la parte sana della mentalità che insomma non tutti i pazzi sieno ricoverati all’ospedale, che ve ne sono dappertutto, nei salotti