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30 | i precursori di c. lombroso |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I precursori di Lombroso.djvu{{padleft:34|3|0]]del pensiero verso quella verità che dall’Antropologia Criminale vennero dimostrate.
I Medici, anche nell’antichità, si trovarono obbligati a correggere gli errori dei Filosofi sulle relazioni che passano fra vita e pensiero, intendendo per questo, oltre alle facoltà propriamente intellettuali, la volontà, in quanto determina le azioni. È però meraviglioso come molti di questi antichi filosofi abbiano sviluppato e costrutte ipotesi che resistono alla critica moderna, e fanno parte dei principi fondamentali della Scienza.
In Anassimandro, in Eraclito, in Empedocle si parla dell’origine e dello sviluppo del mondo organico, di lotta per la vita, di selezione naturale.
Empedocle, materializzando le unità di Pitagora nelle molecole, riducendo tutta la materia a quattro elementi, intuendo le forze di attrazione e di repulsione sotto le parole di amore e amicizia, e di odio ed inimicizia, ritenendo che alla materia nelle continue incessanti trasformazioni nulla si aggiunga, e nulla si distrugga di essa, stabilendo le grandi analogie fra vegetali ed animali, paragonando i germi e le frutta dei primi alle uova ed alle gravidanze dei secondi, precorreva di due mila anni la Teoria Darwiniana. Certo che negli antichi non è possibile trovare prima di Aristotele una sistematica osservazione dei fenomeni vitali; ma interrogando i grandi pensatori e poeti, entro i meandri di un linguaggio fantastico e sentimentale, si trovano verità sostanziali, immutabili, eterne.