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i precursori nel mondo antico, ecc. 35

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I precursori di Lombroso.djvu{{padleft:39|3|0]]castità, l’isolamento. Inutile ricercare, sotto il dominio del dogma del peccato originale e della grazia, i tentativi di corrispondenza fra il fisico ed il morale, ed una filosofia della natura.

Però i sistemi e le astruserie metafisiche non possono completamente cancellare i fenomeni che quotidianamente si osservano. Quando S. Agostino ci risponde che Dio ha predestinato alcuni uomini alla salute, altri alla perdizione, e che questo è anzi immensa misericordia perchè tutti gli uomini sarebbero pel peccato originale dannati, non è forse un riconoscere la fatalità della natura umana a compiere il bene ed il male in rapporto a determinanti, indipendenti dalla volontà di ciascuno?

Come già in Omero il concetto del fato, come forza ineluttabile contro cui sono impotenti e gli uomini e gli dei, è un’intuizione che sostituisce le leggi e le necessità naturali alla volontà arbitraria e volubile.

In mezzo alla decadenza medioevale tacque ogni eco della scienza positiva antica; ma passato il mille, con i terrori superstiziosi di un cataclisma universale, la Scolastica rimise in onore Aristotele, facendone un’autorità indiscutibile, eterna. Ma la fede negava possibilità di esperienza e immobilizzava il pensiero.

In tutto il Medioevo la medicina e la filosofia non fecero un passo avanti. Gli arabi rinnovarono il sistema di Galeno e le scuole di medicina non riuscirono ad altro che ad introdurre nella scienza antica le idee teosofiche, scolastiche

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