< Pagina:I precursori di Lombroso.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

g. b. della porta e g. grataroli 81

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I precursori di Lombroso.djvu{{padleft:85|3|0]]sta nel core sopra la cosa amata con desiderio di goderla: gli occhi languiscono, i sospiri interrotti, spontanei: questa affezione in meravigliosi modi si muta, or lieta, or dogliosa, or allegra, or dimostra speranza ed audacia, ora paura e timidità e principalmente in quel tempo avviene quando si racconta alcuna cosa dell’amata donna. La cura di questa infermità saria, si godessero insieme, se fosse possibile congiungendosi prima in matrimonio, ma non essendo Fig. 17. possibile, è bisogno ricorrere ad altri rimedi coi quali questa peste le si togliesse dall’anima, la quale se presto non si rimedia, può venir agevolmente in malinconia ed appresso alla pazzia ed alla morte„. E suggerisce le distrazioni, i mezzi: “veder altre bellissime donne, altre cose vaghe, fingere alcuna paura d’esser ammazzato o d’essere ingiuriato, ovver dargli alcuno onorato carico e pensiero, acciocché ponendo ogni sua

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.