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214 | gli elementi tecnici della pittura |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I principii scientifici del divisionismo.pdf{{padleft:228|3|0]]conseguente immagine formatasi nell'occhio, ma ciò che si verifica in modo costante, è la tendenza dell'immagine virtuale che persiste sulla retina, al complementare del colore originario, seguendo cioè :
al rosso . . . . . . . | il verde azzurro |
al ranciato . . . . . | l'azzurro |
al giallo verde . . | il violetto |
al verde . . . . . . . | il porpora, |
e ovviamente:
al verde azzurro . | il rosso |
all'azzurro . . . . . . | il ranciato |
al violetto . . . . . . | il giallo verde |
al porpora . . . . . . | il verde. |
L'osservazione del succedersi dei colori, un tempo detti immaginari od accidentali, alle eccitazioni luminose intense dell'occhio è antichissima.
Se noi, dice Aristotile, fissiamo lo sguardo nel sole od in qualsiasi corpo rilucente, e quindi rivolgiamo gli occhi ad altro obbiettivo, comparisce su questo, in direzione della vista un colore simile all’osservato dapprima, il qual colore dopo trasformasi in rosso e poi si cambia in pavonazzo e finalmente volge al bruno e dileguasi.
Newton, Scherffer, Darwin, Venturi, Ghoete e tanti altri riconobbero il fenomeno di queste immagini successive, sempre corrispondenti nel circolo cromatico newtoniano al colore opposto di quello fissato.
Rumford (1802) ed il pittore Bossi, cercarono se avvenisse, ed in qual modo si potesse scorgere questo fenomeno, non solo posteriormente alla sensazione del colore naturale, ma anche simultaneamente, e vi riuscirono. Lo osservò, il primo, nell'ombra, che trovasi nei corpi che attraversano i vetri colorati posti contro alla luce, ed il Bossi