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582 | I PROMESSI SPOSI |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I promessi sposi (1840).djvu{{padleft:588|3|0]]non lamentarsi più, quando trovava mancante qualche cosa, nel momento che ne avrebbe avuto bisogno; perchè, più d’una volta, gli era toccato a sentirsi dire: - vada a chiederlo al tale che l’ha, e non l’avrebbe tenuto fino a quest’ora, se non avesse che fare con un buon uomo.
Un’altra e più viva inquietudine gli dava il sentire che giornalmente continuavano a passar soldati alla spicciolata, come aveva troppo bene congetturato; onde stava sempre in sospetto di vedersene capitar qualcheduno o anche una compagnia sull’uscio, che aveva fatto raccomodare in fretta per la prima cosa, e che teneva chiuso con gran cura; ma, per grazia del cielo, ciò non avvenne mai. Nè però questi terrori erano ancora cessati, che un nuovo ne sopraggiunse.
Ma qui lasceremo da parte il pover’uomo: si tratta ben d’altro che di sue apprensioni private, che de’ guai d’alcuni paesi, che d’un disastro passeggiero.