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CAPITOLO XIX.
Delle basiliche antiche.
SI chiamavano anticamente Basiliche quei luoghi, ne’ quali stavano i Giudici a render ragione a coperto, ed ove alcuna volta si trattava di grandi e d’importanti negotj: onde leggiamo che i Tribuni della plebe fecero levar dalla Basilica Portia, ch’era in Roma presso al Tempio di Romolo e Remo, c’ora è la Chiesa di s. Cosmo e Damiano; nella qual rendevano giustitia; una colonna, che impediva loro le sedie. Di tutte le Basiliche antiche fu molto celebre e tenuta fra le cose maravigliose della città, quella di Paulo Emilio, ch’era fra il Tempio di Saturno e quello di Faustina; nellaqual egli spese mille e cinquecento talenti donatigli da Cesare; che sono, per quanto si fa conto; circa novecentomila scudi. Deono farsi congionte alla piazza, come fu osservato nelle sopradette, ch’erano tutte due nel Foro Romano; e rivolte alla più calda regione del Cielo: acciocchè i negociatori, ed i litiganti al tempo del uerno senza molestia de’ cattivi tempi possano a quelle trasferirsi e dimorarui comodamente. Si devono far larghe non meno della terza parte, ne più della metà della lor lunghezza, se la natura del luogo non ci impedirà, ovvero non si sforzerà a mutar misura di compartimento. Di questi tali edifizj non ci è rimaso alcun uestigio antico: onde io secondo quel, che ci insegna Vitruvio nel luogo ricordato di sopra, hò fatto i disegni, che seguono; ne’ quali la Basilica nel spacio di mezzo, cioè dentro dalle colonne; è lunga due quadri. I portichi, che sono da’ lati; e nella parte, ove è l’entrata; sono larghi per la terza parte del spacio di mezzo. Le lor colonne sono tanto lunghe, quanto essi sono larghi e si ponno fare di che ordine si vuole. Io non hò fatto portico nella parte rincontro alla entrata, perchè parmi che vi stia molto bene un Nicchio grande, fatto di portion di cerchio minore del mezzo circolo, nel quale sia il tribunale del Pretore, ovvero dei Giudici, se saranno molti e vi si ascenda per gradi acciò abbia maggior maestà e grandezza: non nego però che non si possano far ancora i portichi tutto intorno; come ho fatto nelle Basiliche figurate ne’ disegni delle piazze. Per li portichi si entra alle scale, che sono dai lati del detto nicchio, le quali portano nei portichi superiori. Hanno questi portichi superiori le colonne la quarta parte minori di quelle di sotto; il poggio, ovvero piedistallo, che è tra le colonne inferiori e le di sopra; si deve far alto la quarta parte meno della lunghezza delle colonne di sopra: acciocchè quelli, che caminano ne’ portici superiori; non siano veduti da quelli, che negociano nella Basilica. Con altri compartimenti fu ordinata da esso Vitruvio una Basilica in Fano, la quale per le misure, che al detto luogo egli ne dà; si comprende, che doveva esser un edificio di bellezza e di dignità grandissima; ed io ne porrei quì i disegni, se dal Reverendissimo Barbaro nel suo Vitruvio non fossero stati fatti con somma diligenza. DE’ disegni, che seguono; il primo è della Pianta; il secondo è di parte dell’Alzato.
PARTI della Pianta.
A, E’ l’entrata nella Basilica. B, E’ il luogo per il tribunale rincontro all’entrata. C, Sono i portici intorno. D, Sono le scale che portano di sopra. E, Sono i luoghi dell’immonditie.
PARTI dell’Alzato.
F, E’ il profilo del luogo fatto per porui il tribunale, rincontro all’entrata. G, Sono le colonne de’ portichi di sotto. H, E’ il poggio alto la quarta parte meno della lunghezza delle colonne de’ portichi di sopra. I, sono le colonne di detti portichi superiori.