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184 | TEOCRITO |
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Or, come questi la spoglia mirò dell’orrendo leone,
si lanciò contro Alcide, col capo e la fronte possènte,
per trapassargli il fianco. Ma, vigile sempre, l’eroe
come sopra gli fu, lo ghermì con la mano possente
al corno manco, e il collo giù giù gli fiaccò, fino al suolo,
sebbene era gagliardo; e poi lo ritorse all’indietro,
gravandolo col peso dell’omero; e il muscolo saldo
«vide alto levarsi fra i tèndini, al sommo del braccio.
re stupí, stupí l’assennato suo figlio Filèo,
con quanti altri attendeano bifolchi ai cornigeri bovi
la sovrumana forza del figlio d’Alcmena mirando.
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