< Pagina:Idilli di Teocrito (Romagnoli).djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

IDILLIO XXVII 203

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Idilli di Teocrito (Romagnoli).djvu{{padleft:250|3|0]]


dafni
Questo primissimo dono consacro alla Diva di Pafo.
fanciulla
Fermo, cattivo! Sento rumore! Qualcuno s’avanza.
dafni
Le tue nozze i cipressi bisbigliano l’uno con l’altro.
fanciulla
La mia vestaglia, l’hai ridotta ad un cencio: son nuda.
dafni
Un’altra veste avrai da me, piú sfoggiata di questa.
fanciulla
Prometti mari e monti. Avrò, dopo, un grano di sale?
dafni
Deh, se la vita mia donarti potessi, per giunta!
fanciulla
Non t’adirare. Diana, se piú le tue leggi non seguo.
dafni
Una vitella offrirò ad Amore, a Ciprigna una vacca.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.