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TIRSI
Questo susurro è soave, pastore, e quel pino che canta
presso le fonti; e la tua sampogna pur essa è soave.
Sarai tu, dopo Pane, secondo a la gara del suono.
Se un capro ei bramerà cornigero, avrai tu la capra.
Se il premio egli vorrà della capra, tu avrai la capretta:
della capretta è dolce la carne, sinché non la mungi.
CAPRARO
O pecoraro, il tuo canto più dolce risuona de l’acqua
armoniosa che giù per la roccia da l’alto s’effonde.
Se mai le Muse avranno per dono un capretto, compenso
tu d’un agnello avrai, lattonzolo ancora: se a quelle
piaccia gradir l’agnello, tu allora la pecora avrai.
TIRSI
Vuoi, per le Ninfe, vuoi capraro, qui dunque sedere
e sufolare? lo frattanto farò la guardia a le capre.

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