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218 il mistero del poeta

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Se parlo a l’altre dame e tu presente
  In disparte tacendo te ne stai,
  Te anelo e chiamo e stringo e bacio in mente,
  E tu in mente ne godi che lo sai.

Parlo altrui non so che, sorrido e soffro,
  Chi mi parla non vedo e non ascolto,
  Tutta l’anima mia con gli occhi t’offro
  Quando mi doni un lampo del tuo volto.

A te il genio, a te il cor, tu sei la sola,
  Sei luce, gloria sei, potenza e vita;
  Sei del Signor la tenera Parola
  A me ne l’ombra susurrata e udita.



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