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XXXVII.
Ecco la lettera di Violet:
«4 luglio.
«Appena sei partito ho data la felice notte ai miei amici ed eccomi nella mia camera. Voglio tanto bene a questi perfetti amici, ma quando tu mi lasci soffro di stare con altri, desidero esser sola per ritrovar te, per stringerti al mio cuore nel più profondo mistero, come dice la cara poesia.
«Non ti scrivo per dirti che ti amo, benchè avrei tanti volumi da riempire con questo. Ti scrivo per tenere subito la mia promessa di Geisenheim.
«Caro, io credo di averti amato molto presto, a Belvedere; molto prima di quanto potresti credere. Allora pensavo, contro la mia volontà,
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