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XLII.


Fu appunto a bordo della bianca e verde Criemhilt, tornando da una gita a St. Goar che Violet mi disse:

— Cosa ti scrivono i tuoi amici? Lo sanno che fai questa follia?

Eravamo in mezzo a una folla di signore e signori e Violet si divertiva a dirmi ogni sorta di cose da farsi baciare o mordere, sapendo che non potevo fare nè l’una nè l’altra cosa.

— Tu taci — soggiunse con gli occhi maliziosi di quella Violet che avevo veduta un istante nei boschi di Heidelberg. — Si vede che non l’hai osato. Ti vergogni di me. Tu vorresti abbracciarmi adesso tanto per non avere a rispondere, ma

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