< Pagina:Il Mistero del Poeta (Fogazzaro).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

il mistero del poeta 357

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il Mistero del Poeta (Fogazzaro).djvu{{padleft:361|3|0]]condotta verso di me ha contribuito alla mia condizione presente non deve certo aver rimorsi.

«Sia forte e si ricordi pure che fu amato da me, se questo può valere a tenerla sul retto cammino.»

Queste ultime parole mi guastarono l’impressione dolcissima delle precedenti e pregai Violet di toglierle. Ella vi consentì sorridendo con dolcezza indulgente, come chi cede per affetto e non per convinzione, sì che io mi pentii della mia domanda, ne vergognai, e quando fummo di ritorno a Rüdesheim pregai Violet di mandar la lettera come stava.

Ella volle incaricar me di recarla alla Posta. Allora vidi ch’era diretta a Wetzlar, e compresi il consiglio di Topler.



Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.