< Pagina:Il Mistero del Poeta (Fogazzaro).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

il mistero del poeta 365

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il Mistero del Poeta (Fogazzaro).djvu{{padleft:369|3|0]]pace innocente dopo il raccapriccio recatole dall’orribile Rubens ch’è nella chiesa. Vada finalmente al Museo e guardi in una sala a pian terreno, le mani spirituali di una Madonna di Guglielmo da Colonia; potrà dire d’aver vedute le mani di Violet. La signora Emma pretendeva trovare la stessa rassomiglianza anche nel viso; ma il viso ideato dal pittore antico era molto più soave e mistico, aveva un carattere affatto diverso da quello della bellezza di Violet, piena di pensiero moderno e di sentimento nascosto.

— Io trovo — disse Paolo molto bene — che questa Madonna non somiglia a miss Yves, ma ha la sua stessa voce.

Ritornando da Colonia sostammo a Königswinter e salimmo, verso il tramonto, alla Drachenburg. Gli Steele mettevano in gesti ed esclamazioni il loro entusiasmo per la splendida, bizzarra Burg polifronte, tutta guglie, pinnacoli, torri, scale, balconi, sculture di marmo e di bronzo, versi e motti parlanti al sole, ai venti, al Reno profondo che si perde curvo all’orizzonte di levante, si perde curvo all’orizzonte di ponente; visione dell’antico appassionato di sentimento moderno, gittata da un grande poeta della pie-

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.