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il mistero del poeta 57

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VI.


Avevo la febbre dell’impazienza; alle quattro e mezzo fui al posto del convegno. Sapevo che Mrs. Yves sarebbe venuta sola, perchè il marito aveva passato una cattiva notte ed era rimasto a letto. Venne infatti sola, qualche eterno minuto dopo le cinque. Aveva un elegante costume celeste, con pizzi neri al collo e al seno, collana e pendenti di monetine romane d’oro. Il collo non m’era parso mai tanto puro di forma e di candore, il viso tanto delicato. Teneva in mano il volume di Leopardi. Credetti doverle chieder subito di suo marito. Arrossì ancora e mi rispose tanto sotto voce che non l’intesi.

Voleva sapere se la Luisa della mia novella fosse una persona reale. Le risposi che non era,

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