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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il Mistero del Poeta (Fogazzaro).djvu{{padleft:64|3|0]]dicesse pure: è proprio così? Lo ha provato Lei? La signora non proferì parola e aperse il volume di Leopardi.

— Volevo anche domandarle qualche cosa di Leopardi — disse, sfogliandolo. — Amo tanto Leopardi, io. E lei, ama più Leopardi o Manzoni?

— Leopardi.

— Oh, anche Lei. Come ne sono contenta! Non è vero ch’è più grande?

— No, è assai meno grande, ma lo amo di più.

— Oh, — diss’ella chiudendo il libro, — non capisco questo. Mi spieghi.

Le spiegai il mio sentimento.

— Scusi — mi disse poi senza pronunciarsi. — Lei che parlava di nature nobili, vuol dirmi cosa pensa di questi versi?

Cercò nel volume la Ginestra, e mi fece leggere i versi che incominciano:

Nobil natura è quella
Ch’a sollevar s’ardisce
Gli occhi immortali incontra
Al comun fato, e che con franca lingua,
Nulla al ver detraendo,
Confessa il mal che ci fu dato in sorte,
E il basso stato e frale...

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