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IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il crepuscolo degli idoli.djvu{{padleft:100|3|0]]stesso — bisogna dunque che io faccia loro le mie obbiezioni. Costa molto arrivare al potere: il potere abbrutisce... I Tedeschi, una volta erano chiamati un popolo di pensatori: io mi domando se, così in generale, essi ancor oggi pensano. I Tedeschi ora si annoiano dello spirito, i Tedeschi diffidano ora dello spirito. La politica divora tutto quanto di serio si potrebbe mettere nelle cose veramente spirituali. «La Germania, la Germania innanzitutto!», — io temo molto che questo sia stata la fine della filosofia tedesca... «Vi sono dei filosofi tedeschi? vi sono dei poeti tedeschi? vi sono dei buoni libri tedeschi?» — Tali son le domande che all’estero mi si fanno. Io arrossisco, ma con la bravura che mi appartiene, anche nei casi disperati, rispondo: «Sì, Bismarck!» Avevo dunque il diritto di confessare quali libri hanno letto oggi?... Maledetto istinto della mediocrità!

2.

— Ciò che potrebbe essere lo spirito tedesco, chi sopra ciò non ha già fatto delle riflessioni profondamente dolorose! Ma questo popolo si è abbrutito largamente da quasi mille anni: in nessun luogo si è abusato con maggior depravazione dei due grandi narcotici europei, l’alcool e il cristianesimo. Recentemente, se ne è aggiunto pur anche un terzo, il quale da solo basterebbe per compiere la rovina di ogni sottile ed ardita mobilità dello spirito; voglio dire della musica, della nostra musica tedesca, melmosa e impantanata. Vi è


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