< Pagina:Il crepuscolo degli idoli.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
IL CREPUSCOLO DEGLI IDOLI |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il crepuscolo degli idoli.djvu{{padleft:72|3|0]]
5.
Il «mondo-verità» — un’idea che non serve più a niente, — un’idea divenuta inutile e superflua, per conseguenza, un’idea confutata: sopprimiamola!
(Giornata chiara; prima colazione; ritorno del buon senso e della gaiezza; Platone arrossisce di vergogna e tutti gli spiriti liberi fanno un fracasso del diavolo). |
6.
Il «mondo-verità», noi l’abbiamo abolito: quale mondo ci resta? Il mondo delle apparenze forse?... Ma no! con il mondo-verità noi abbiamo abolito anche il mondo delle apparenze!
(Mezzogiorno; il momento dell’ombra più corta; fine dell’errore più lungo; punto culminante dell’umanità: Incipit Zarathustra). |
— 73 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il crepuscolo degli idoli.djvu{{padleft:72|3|0]]
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.