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108 Capitolo quarto

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il diavolo.djvu{{padleft:116|3|0]]plice e poco o punto dissimulata, quando artificiosa e fraudolente. Mezzi sicuri a preservarsi dalla tentazione non c’erano, giacchè quegli stessi che avevan più credito ed erano più universalmente preconizzati, spesso spesso si mostravano inefficaci alla prova. I santi erano, come ho già detto, assaltati e perseguitati con più furore, perchè, dicevasi, importa a Satana assai più trionfare d’uno di loro che non di mille altri. Noi, guardando la cosa sott’altro aspetto, potrem dire che i santi, a cagione appunto di quella continua ed angosciosa preoccupazion di peccato che turbava le anime loro, e delle macerazioni insensate cui assoggettavano il corpo, credendo così di nettarlo da ogni mala prurigine di carnali appetiti, si esponevano assai più che altri alle fiere battaglie della tentazione. Vero è altresì che tali battaglie erano da essi spesso invocate e cercate, come quelle in cui la virtù loro brillava di lume più vivo, e ritraeva dal trionfo vigore novello. Ma checchessia di ciò, Satana sapeva, il più delle volte, commisurare alla qualità e condizione di ciascuno il grado e la forma della tentazione, e

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