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Origine e formazione del diavolo 25

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il diavolo.djvu{{padleft:33|3|0]]bar puro il cuore, se la terra che si calca, se l’aria che si respira è fatta d’impurità e di peccato?


E Satana non si contenta del lenocinio e della insidia; con altre armi ancora egli tenta di riconquistare il perduto. Egli assalta d’ogni parte la Chiesa appena fondata, e come un ariete dal capo di bronzo, ne percote giorno e notte e ne sfalda le mura. Suscita le persecuzioni spaventose, e la nuova fede cerca di annegare nel terrore e nel sangue. Promuove le grandi eresie e sbranca innumerevoli agnelle dal gregge di Cristo. Tristi tempi, vita piena di periglio e di dolore! No, il regno di Cristo non è giunto ancora; ma gli spiriti contristati cui dà le sue ali la fede, credono di scorgerne da lungi, nei sogni apocalittici, i rutilanti bagliori, e annunciano la seconda venuta del redentore, e la finale sconfitta dell’antico serpente.

Sogni vani, deluse speranze! Il redentore non viene, e l’antico serpente, fatto più velenoso che mai, moltiplica le sue spire, avvolge più sempre il mondo. Una prova tra l’altre se ne può avere

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