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76 Capitolo terzo

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il diavolo.djvu{{padleft:84|3|0]]simile in tutto alle milizie terrestri? Nella leggenda della beata Maria di Antiochia si vede, di nottetempo, passar sopra un carro il re dei demonii, circondato e seguito da innumerevole esercito di cavalieri. Pietro il Venerabile (m. 1156) narra di una immensa turba di guerrieri diabolici, armati di tutto punto, che passò una notte attraverso un bosco. E quante volte non si videro le legioni armate trasvolar come nembi per l’aria?

Se l’inferno era un regno, e se Satana aveva, come re, la sua corte, non parrà strano che in tal corte si tenessero consigli e si esaminassero questioni, si pronunziassero giudizii e sentenze, nè che, di tanto in tanto, Satana, desideroso di svago, movesse con parte de’ suoi seguaci a qualche caccia furibonda traverso le foreste della terra, sbarbando nel corso gli alberi secolari, e spargendo all’intorno il terrore e la morte. Con meno impeto, ma non sempre con minor danno, cacciavano in quei tempi i principi d’ossa e di polpe. Come re, Satana pretendeva l’omaggio di chi si dava a lui.

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