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il 15 maggio 1840. 149

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il dottor Antonio.djvu{{padleft:153|3|0]]Lucy aveva imparato a riconoscere i suoi piccoli doni con solo un sorriso. Contro l’usato, i due giovani avevano poco a dirsi l’un l’altro, e la conversazione cadeva. Forse Lucy era occupata del suo disegno; forse era in altro pensiero assorta. Antonio era evidentemente preoccupato; e la sua solita equanimità lo aveva abbandonato quella mattina. È la prima volta, dacchè ne abbiamo fatto da principio la conoscenza, che si tradiscono in lui forti sintomi di una malattia che si sarebbe supposto affatto sconosciuta a lui — l’irresolutezza. Sulle sue labbra tremava una parola o una frase che egli temeva di pronunciare. Talvolta si piegava in avanti quasi stesse per levarsi; poi ricadeva di nuovo indietro sulla sua sedia. Alla fine fece uno sforzo eroico, balzò dalla sedia, e disse risolutamente:

— «Se vi provaste, miss Davenne, a camminare?»

Quest’avviso fu il benvenuto per Lucy, le cui pallide guance, più pallide ancora quella mattina del solito, subitamente divennero di porpora. Lucy avendo dichiarato qualche tempo indietro che morrebbe piuttosto sulla sua poltrona anzi che usar grucce, si chiama la Hutchins e le si ordina di sostener da un lato la sua padroncina, mentre il dottor Antonio fa altrettanto dall’altro. Lucy si leva, si appoggia alle due braccia, e si muove. Il cuor di Antonio batte sonoro e forte come il pistone di una macchina a vapore.

— «Vi sentite dolore in alcuna parte?» domanda sottovoce il Dottore.

— «Niente affatto,» dichiara Lucy; ma la sua caviglia è alquanto rigida.

— «E,» prosegue Antonio con voce profonda e tremante, «credete di poter camminar sola?»

— «Credo di sì,» disse Lucy rivolgendo il viso sorridente verso di lui.

— «Bene, provatevi.»

Il Dottore e la Hutchins lasciarono gentilmente di dare appoggio a Lucy; Antonio le si pose innanzi a braccia aperte per riprenderla: in atto come di madre che vegli sui primi passi del suo caro bambino. Lucy camminava sola — uno, due, tre, quattro passi; soli quattro, ma bastavano, per l’occhio rapido e sperimentato di Antonio, ad assicurarsi che non c’è motivo di apprensione per impedito andamento.

— «Vittoria!» grida Antonio battendo tanto forte le mani, che Lucy e la Hutchins trasalgono al suono. «Vittoria!» egli grida di nuovo; quindi tosto si ferma per timore che la sua gioja abbia a tradire l’estensione dei

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