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208 | il dottor antonio |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il dottor Antonio.djvu{{padleft:212|3|0]]o non vi distrigherete mai più da questi rovai,» soggiunse cacciandosi nel più folto di essi. E tagliandone indi a dritta e a sinistra, e accuratamente levatene le spine e fatto un magnifico mazzo, l’offrì senza dir motto a Lucy. Ella, pur senza dir motto, lo prese.
— «È un cappuccino quello?» domandò ella alla fine, indicando un uomo vestito di una lunga e ampia tonaca, con una corda per cintura, che veniva giù per la strada a distanza da essi.
— È il sagrestano, quello che stamane ha rappresentato una parte così importante nella cappella. Ha deposto le sue vesti, indossando la tonaca di Romito; perchè dovete sapere ch’egli è il Romito di Lampedusa, e non si conosce con altro nome. È uno degli annessi della cappella, da lui guardata giorno e notte. La Madonna e lui sono una cosa sola.»
Lucy e il Dottore, nel tornare al Santuario, raggiunsero il Romito (probabilmente stava aspettandoli), il quale fece alla signora un profondo inchino, e scambiò alcune parole col signore.
— «Quest’uomo,» disse Antonio in italiano e battendo famigliarmente sulla spalla al Romito, «ha la Madonna nelle sue maniche. Negatelo se potete.» Il Romito, evidentemente molto compiacendosi di questo complimento, piuttosto profano, ne mostrò la sua riconoscenza con un lieve inchino del capo, e con un muover delle mani in atto di preghiera, quasi per dire: — «Risparmiate per carità la mia modestia,» e tirò oltre. Durante quella fermata, Lucy avevalo guardato con un po’ di curiosità. Era un uomo secco, sottile, di colorito rubicondo; vicino ai sessant’anni con un pajo di occhietti grigi, irrequieti e penetranti come quelli di un furetto, testimoni accusatori del suo temperamento collerico.
— «Questo pover uomo,» disse Antonio, «fa un picciol commercio di immaginette stampate della Madonna; e dissemi che vi sarebbe venuto a trovare per farvi vedere la sua raccolta. Spero che ne comperiate qualcuna, che voi potrete dare a Speranza e a Battista, dai quali saranno ricevute con piacere. Questa specie di tributo riscosso da quanti visitano il Santuario, con altri piccoli incerti, costituisce l’entrata del Romito, che non ha salario. È un originale degno di essere studiato. Il suo fanatismo in ciò che concerne la Madonna è ferocissimo: a paragone di lui Torquemada era un modello di tolleranza.«
Trovarono Speranza e Battista sulla terrazza. Il povero Battista, che non aveva ancor vinto quel timore e quel ri-