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232 | il dottor antonio |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il dottor Antonio.djvu{{padleft:236|3|0]] quasi stimolante, non venisse a turbarle il riposo della notte. — «Fabbricheremo per voi una baracca,» le disse premuroso il Dottore; e vi starete riparata come se foste nella vostra camera.» Nè fu questo un vanto, come ben provò il fatto; chè dopo poche ore sorgeva sulla spiaggia del golfo di Spedaletti una baracca ben fatta e comoda, quanto alcuna che adornasse mai i famosi bagni di Brighton o Dieppe. — «Quale disposizione dee aver avuto costui per la meccanica; fa sempre invenzioni;» immagino di sentire esclamare qualche Lettore. Chieggo scusa, signore o signora. — Antonio per la meccanica non aveva maggior disposizione di me e di voi; ma aveva una cosa che vorrei avessimo io e voi: una gran volontà di far servizio e piacere a’ suoi simili; e sento che nulla vale quanto questo a far un uomo ingegnoso. Provatevici con intenzione risoluta, o gentil Lettore, e sarete voi il primo a maravigliarvi dell’effetto.
La baracca da bagni di Antonio non era nè più nè meno che lo scheletro di un vecchio carro, con sopravi tenda o cortine, legato con funi a solidi pali piantati nella riva, le quali potevano accorciarsi o allungarsi a volontà. Una corta scala conduceva ad essa dalla parte di terra, e una più lunga da quella di mare; baracca, come ognun vede, che non doveva aver costato all’inventore un grande sforzo d’immaginazione. Quattro rosse banderuole ondeggiavano graziosamente dai quattro pali a sostegno della tenda, onde era dato un elegante aspetto a tutto l’insieme. Ma Antonio non aveva avuto parte in questo e in altri abbellimenti, che erano di esclusiva invenzione ed esecuzione di Battista — suum cuique.
Ogni mattina allo spuntar del giorno, Lucy seguita da Speranza quale donna di bagno — Speranza che sapeva nuotar come un pesce — si recava a godersi il bagno e la mirabile levata del sole. Benchè avesse passato in campagna una parte della sua infanzia, pure per la sua salute malferma, Lucy non si era mai alzata di buon mattino; e però quel maraviglioso crescendo di luce, di suono e di vita, con cui la Natura par che saluti la venuta del suo gran Luminare, era per lei nuovo e veramente delizioso. Dopo il bagno che doveva durar da principio un quarto d’ora e non più — tali essendo gli ordini precisi dell’Esculapio di Bordighera, nè Speranza era donna da lasciarli infrangere, — Lucy doveva prendere una tazza di thè caldo, e tornare a letto fino alle sette, ora del suo alzarsi. Il rimanente della mattinata fino alle dieci, chè a quell’ora andava, con suo padre a colazione, miss Davenne