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antonio impegna la sua fede. 233

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il dottor Antonio.djvu{{padleft:237|3|0]] lo passava inaffiando fiori e prendendone aura — chè ormai miss Davenne aveva un giardino suo proprio; — e poi sulla loggia con i suoi pennelli e sfumini. Il dottor Antonio presentavasi sempre verso le undici, e se ne stava con lei un’ora, parlando o leggendo. Da mezzogiorno fino all’ora di pranzo, ella faceva la siesta; poi un qualche giro in giardino, ove si godeva all’ombra un libro portato seco; o di nuovo dipingeva; o suonava al piano: e ci pare di non aver detto che erane stato provveduto uno eccellente da Nizza. Di tratto in tratto, col Dottore, che non mancava mai di fare una seconda visita il dopopranzo, cantavano de’ duetti. Generalmente la sua giornata veniva chiusa da una passeggiata su per la collina, o da una visita al casino del Conte; e, qualche volta da una corsa in carrozza a qualche vicina città o villaggio. Ma quest’ultimo divertimento ogni giorno diveniva più raro, la gentil giovanetta avendo osservato la confusa mortificazione del povero Battista ogni volta che vedeva alla porta la carrozza, e l’aria sconfortata con cui subito spariva ne’ più scuri recessi del giardino; ed ella non avea cuore d’infliggere ad alcuno inutili mortificazioni. Il primitivo soverchio timore provato di Lucy erasi tramutato in Battista in una reverente adorazione, ma eccessiva del pari; e ogni volta ch’ella usciva a passeggio, ponevasi a guardarla a rispettosa distanza; o se, pur credevasi inosservato, la seguiva da presso; e molte volte la sua abile prestezza in nascondersi allo sguardo, rivolgendosi i passeggianti improvvisamente, per poi riapparir di nuovo dietro ad essi, era stato motivo di divertimento e di maraviglia per Lucy e per Antonio. Nel naturale di Battista ci era assai del canino; nè questa osservazione è diretta a degradarlo, bensì invece a fargli onore; perchè la razza canina è segnalata per fedeltà, devozione e sagacia; qualità che in pochi altri animali della creazione si ritrovano tutte in grado così eminente.

La nostra dolce Lucy migliorava assai per i bagni marini, e forse più ancora per quel metodo di vita da noi descritto, senza noja o sovreccitazioni. Sir John andava in estasi vedendo le guance di lei floride, e il crescente embonpoint; e soleva, scherzando, far osservare al Dottore, com’ella avrebbe potuto rivaleggiare colla signora Pistacchini in pinguedine. — Chè se è salubre la vita campestre pel corpo, non lo è meno per la mente. Pochi hanno cercato di mettersi in intimità colla Natura, occupandosi con premura delle misteriose di lei operazioni, senza sentirsene tosto crescere ed estendere le loro idee, e ridestarsi sim-

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