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234 il dottor antonio

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il dottor Antonio.djvu{{padleft:238|3|0]] patie benefiche in seguito di tal comunione. In ogni modo questo avvenne a Lucy. Forse — e speriamo di non esser accusati di presumer troppo per conto del nostre eroe, — forse la continua conversazione di lei con un uomo di qualche esperienza, di buon senso pratico e di sincera semplicità di cuore, come Antonio, può aver contribuito pure assai a tale risultamento. Comunque sia, certo era che Lucy sentivasi un’altra da quella di prima, e con nuove forze fisiche e morali.

Antonio intanto si lisciava con violenza la barba. Fin dalla gita a Lampedusa, o, per esser più esatti, fino da quel dopopranzo in cui Lucy mostrossi tanto capricciosa e inconseguente, un cambiamento erasi operato nel nostro amico. Quella uguaglianza di animo e di temperamento, da paragonarsi al corso gentile e misurato di acque trasparenti, adesso era alquanto turbata e soggetta a momenti di intermissione. Antonio era meno comunicativo di quel che solesse; e poteva rimaner seduto per delle mezz’ore a lato di Lucy, senza dir parola, astratto evidentemente fin quasi alla smemoratezza. Essendo stato un giorno improvvisamente riscosso da una di queste astrazioni, dalla domanda: — «A che pensate?» egli si fece stranamente rosso; e — cosa curiosa abbastanza — il contagio si attaccò a Lucy, che arrossì anch’ella. C’era anche a volte un non so che di formale e di cerimonioso nel suo modo di parlare a Lucy, quasi di persona che brami rifare indietro que’ passi, a’ quali, coll’ajuto e la spinta delle circostanze, era stato condotto a quella gentil famigliarità esistente fra lui e miss Davenne. Ma Lucy non voleva sottomettersi a queste manovre. Ella prendeva, come suol dirsi, il bue per le corna, e coll’audacia di un fanciullo malavvezzo, esclamava in tali occasioni: — «Che vi ho fatto, che parete oggi così freddo e distratto? Volete mostrarmi ora che sto bene perfettamente, che non vi curate punto di me — che vi sono divenuta un peso?» e altre simili rimostranze. Nè era possibile resistere all’incanto della sua voce o de’ sentimenti onde erano ispirate tali parole. La conclusione si era che ogni tentativo a mettersi in contegno, se pure questa intenzione era in Antonio, terminava col creargli in cuore sentimenti e premure per lei più amichevoli.

I sintomi mostrati dal nostro Dottore erano tali da dar segno di qualche intimo combattimento, combattimento intorno alla cui definita natura, come intorno al cui oggetto, ci spiace di non poter essere espliciti quanto pur vorremmo: — su di ciò anzi non possiamo offrire che sem-

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