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334 | il dottor antonio |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il dottor Antonio.djvu{{padleft:338|3|0]] valga la pena d’esser menzionato, infin de’ conti: vero giuoco da fanciulli. Tuttavia ho creduto meglio, principalmente pel bene de’ prigionieri stessi, di ordinare la loro immediata traslocazione.»
Aveva ascoltato lady Cleverton questa confidenza colla disposizione d’animo di un reo colla testa sotto la mannaja; ma seppe comandarsi una calma esterna sufficiente; e gli domandò in modo noncurante: — «E dove pensate mandarli?
— «Questo è il mio segreto, Milady,» rispose il barone con un sorriso pungente come la punta di un pugnale. «questo è il mio segreto,» e uscì.
Quando Speranza, poco dopo, recossi dalla sua padrona, la trovò svenuta. Per disgrazia non era un caso straordinario. Da molti mesi in qua lady Cleverton era stata soggetta a svenimenti. — «Fu quell’uomo orribile,» bisbigliò; «ve lo dirò di qui a poco; ora proprio non posso pensare; mi sento tanto sonnecchiosa.» Speranza la pose sul sofà a dormire. Lucy si giacque quietissima. Di tratto in tratto, qualche parola interrotta, connessa evidentemente con un sogno le esce dalle labbra. Sta per venire alcuno che da lungo tempo ha aspettato, e vuole la sua veste azzurra. Provossi una volta alle prime note di un’aria, che Speranza continuò e canterellò gentilmente. Era la prima canzone siciliana da Antonio insegnata a Lucy. Dopo di ciò durò il silenzio parecchie ore senza interruzione.
Il giorno stava per finire. Speranza, la quale aveva osato appena di respirare per tema di turbar la dormente, cominciò ad aver paura, nè sapeva perchè di quel lungo silenzio. Non potendo più durare in quello stato, si recò in punta di piedi presso la padrona, e piegossi sopra di lei. C’era un cambiamento in quel suo bel viso che colpì Speranza. La chiamò per nome — era fredda. Lucy aveva cessato di soffrire.
Pareva un fanciullo dormente. L’angelo della morte aveva spianate le rughe premature intorno agli occhi di lei e alla bocca. Le sue labbra erano leggiermente aperte ad un sorriso. Ella giaceva colla testa rivolta verso il castello. Il suo ultimo sguardo era stato per Antonio.
Sir John non potè resistere al colpo della fatal notizia, e dopo pochi mesi morì.
Il giovane addetto all’Ambasciata sollecitò e ottenne un