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il latino quale lingua ausiliare internazionale | 457 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il latino quale lingua ausiliare internazionale.djvu{{padleft:10|3|0]]6, cioè i simili a me, è una perifrasi del latino nos. Il multo sepulcro della linea 9 significa città, o villaggio. La successione di due nomi, quali i due primi aqua ripa, ha il valore del composto tedesco Flussufer. Altre regole permettono di sottintendere ciò che noi esprimiamo con particelle. Rimettendole a posto, si ha:
- «Duo anser, qui es in ripa de aqua, liga se simul cum testudo ut amico (ossia liga amicitia).
- Post tempore (aliquo), aqua de palude sicca et desine. Duo anser consule inter se, et dic:
- Nunc aqua de hoc palude sicca et desine. Amico accipe certe magno dolore.
- Post (hoc) consilio, (duo anser) loque (ad) testudo, et dic:
- Aqua de hoc palude sicca et desine. Ad te nullo modo es ad live (inglese: is to life, ovvero ut te vive).
- Te potes rostra (inglese you can peack, cioè prendere col becco) uno baculo. Nos rostra singulo caput (de baculo).
- Et nos prende te, et pone te in loco de magno aqua.
- In tempore, in quo te rostra baculo, cave, non potes loque.
- Tunc statim agmen de rostrante supera urbe.
- Puerulo vide illo omne, et clama: Anser rostrante porta testudo! Anser rostrante porta testudo!
- Testudo statim, in collera, ai: Hoc re tange te?
- Statim perde baculo, cade ad terra, et more».
Questo testo è ora intellegibile a chiunque conosca anche superficialmente il latino; chi possiede la grammatica latina, può mettere fra le parole latine le flessioni mancanti, senza alcuna ambiguità. Esso è una specie di latino senza flessioni.
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