< Pagina:Il libro dei versi (1902).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
100 LEGGENDA PRIMA

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il libro dei versi (1902).djvu{{padleft:111|3|0]]



Un grido sol

55Scoppiò per l’aere:

« Viva Papiol! »



Allora il Re, composto in un sorriso

Il terror del suo viso,
Si volse e disse ad un lurco gigante
60Che gli stava davante:
« Farai diman per quel gobbo rossiccio
Un immenso pasticcio.
Il miglior succo d’ogni ghiottornìa
Voglio ch’entro vi sia.
65Papiol in premio del sottil pensiero
Dee mangiarselo intiero ».
Risero i servi e tombolò Papiolo
Dieci volte sul suolo.
Poscia soggiunse il Re: « Trol, quella foca
70Ha voce troppo roca,
La scanna tosto; va’ ».
— « Buon Duca e Donno
Nessun ti turbi il sonno ». —


    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.