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Un grido sol
55Scoppiò per l’aere:
Allora il Re, composto in un sorriso
Il terror del suo viso,
Si volse e disse ad un lurco gigante
60Che gli stava davante:
« Farai diman per quel gobbo rossiccio
Un immenso pasticcio.
Il miglior succo d’ogni ghiottornìa
Voglio ch’entro vi sia.
65Papiol in premio del sottil pensiero
Dee mangiarselo intiero ».
Risero i servi e tombolò Papiolo
Dieci volte sul suolo.
Poscia soggiunse il Re: « Trol, quella foca
70Ha voce troppo roca,
La scanna tosto; va’ ».
— « Buon Duca e Donno
Nessun ti turbi il sonno ». —
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