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ORSO VIVO 129

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la luna, la luna era una mesta
anguida Dea!
l dimon cui rodea
estial ferocia, prese un dì la scure

bbominata, e le tagliò la testa.


Ei cantava con voce - per vivo amore intensa.

Il Re: Trol, quella testa - ch’è là sotto la mensa,
Gitta fuor dal verone; - a quel che si lamenta
Laggiù par prezïosa - giacchè par che si senta
Molto in sue note: Oliba.

- Trol si chinò; l’afferra,

Schiude il balcon, la scaglia... - S’alza un urlo da terra!!


(La luna biancheggia

Mestissima e cupa,
La jena e la lupa

Son sotto la reggia.)




"Josè, Ibraìm, Dom Sancio - Motaz, Fergùs, Gaudioco,
Kranào, Ràchi, Xalenguy - Han-Kuan, Massùd, Urroco!!!
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