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CASE NUOVE | 17 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il libro dei versi (1902).djvu{{padleft:27|3|0]]
L’umanità cammina
Ratta così che par sovra una china.
Sorge ogni giorno qualche casa bianca
Grave di fregi vieti.
Scuri, zappe, arïeti.
Smantellate, abbattete e gaia e franca
Suoni l’ode alla calce e al rettifilo!
Piangan pure i poeti.
La progenie dei lupi e delle scrofe
Oggi è sovrana e intanto le pareti
Della vecchia cittade hanno un profilo
Scomposto e tetro, — simigliante al metro
Di questa strofe.
Già gli augelletti fidi
Più non trovano i nidi
Consueti fra il tetto e la grondaia
E sul sacro mister de’ focolari
Viene a urtar la mannaia.
Le muraglie diroccano, a migliaia
Fuggon l’ombre de’ cari
Defunti, e in lagni amari
Volan gridando
All’onta e al duol dell’esecrato bando!
E la casa s’è fatta invereconda.
Gli strazïati lari