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A UNA MUMMIA 23

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E venne il paleologo,
Divinator de’ segni,
A ordir sul tuo sarcofago
Cifre di stirpi e regni;
Fu vïolato intero
Della tomba il mistero;
T’han lisciate le chiome
E t’han chiamata a nome.
 
Oggi, depositario
Di tanta erudizione,
Pianta bottega e cattedra
Un lurco cicerone
Che ti narra all’Inglese
(Pur ch’e’ paghi le spese)
Storpiando i nomi (o scherno!)
Del tuo parlar materno.

E nel guatarti il pargolo
S’asconde per paura,
Poi, nella notte, orribile
Sogna la tua figura.
Al cinico Narciso
Svegli sul labro il riso;
Nessun vien col pensiere
Di dirti un miserere


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