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A UNA MUMMIA 25

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Qui per andar di secoli
Non muterà tua sorte,
Vedrai novelli popoli
Colle occhïaia morte,
E il tempo che ne fruga
Non segnerà una ruga
Sovra il tuo volto scarmo
E freddo come marmo.

Ma un dì verrà, novissimo,
Che in una cupa valle
Cadrem, tremanti, pallidi.
Coi nostri errori a spalle,
E sentirem la tromba
Che spezzerà ogni tomba.
Mummia, quella mattina
Romperai la vetrina.


Torino, Museo Egizio, 1862

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