< Pagina:Il libro dei versi (1902).djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
66 il libro dei versi

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il libro dei versi (1902).djvu{{padleft:78|3|0]]



Non parliamone più; quelle rimorte
Poniam larve in obblio...
I miei pensier vanno verso la morte
Come l’acqua al pendio,

E se scendo le alture, a notte folta,
Solo, nella caligine,
L’anima mia già crede esser travolta
Dall’eterna vertigine.


1866, Marzo



    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.