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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il tesoro.djvu{{padleft:266|3|0]] la donnicciola, impallidì ed ebbe un tremito nervoso.
— Ha creduto fossi io a farla venire e non è venuta! — disse la donna con dispetto.
— Ma le avete detto che Domenico sta male?
— Di più. Che stava malissimo, e che il medico ha ordinato di venir lei.
— Veramente questo il medico non lo ha detto, ma fa lo stesso — disse Alessio, passeggiando per la camera.
— Ti consiglierei d’andar tu, ma forse anche ciò è inutile....
— Oh, se ci vado io! — minacciò egli.
Poi si rimise a supplicarla che facesse tutto il possibile.
— Non vuoi credere a me? — disse la donna, ritornando da Cicchedda. — Facciamo una cosa, domandiamo al medico quando esce dal visitare il bimbo.
E verso sera la fanciulla si lasciò condurre, tremava tutta, e sulla via, in attesa del medico, si mise a piangere.
— Sciocca! — le diceva ogni tanto la donnicciuola, urtandola col gomito.
Quando il medico uscì, gli si fece avanti chiedendogli:
— Buona sera, il dottore. Come sta il bambino di Alessio Piscu?
— Male.