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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Irving - Lo straniero misterioso (1826).djvu{{padleft:43|3|0]]cambiarono d’aspetto tutte le rose. Io, stato un dì poco meno che espulso da quelle mura, io costretto ad involarmene a guisa, di un esiliato, io vi fui riaccolto fra acclamazioni e servile festeggiamento. Andò frettoloso un servo per preparare l’animo del vecchio genitore a ricevermi. Ma la mia impazienza de’ paterni amplessi era tanta, che mi impedì aspettarne il ritorno, e corsi su le sue tracce. Oh quale spettacolo mi ferì il guardo al mio primo entrare nella stanza! Un padre ch’io avea lasciato lieto della superba energia dell’età vigorosa, il cui portamento altero e maestoso avea intimorita la mia giovine mente, io lo vedea allora prostrato di forze e languente nella decrepitezza. Una paralisi avea ridotte le sue nobili forme, che in quel punto offrivano unicamente l’aspetto di un edifizio crollante in rovine. Sedea puntellato su la sua scranna a bracciuoli; pallido, appassito erane il volto; errabondi gli occhi, che pareano di vetro. Le potenze della mente aveano pur queste sentito il guasto di quella fabbrica. S’ingegnava intanto il servo per dargli a comprendere che una persona venuta per visitarlo gli stava a fianco. Nell’avvicinarmegli di più io barcollava; caddi a’ suoi piedi. Ogni passata freddezza, ogni sua antica non curanza di me rimasero cancellate dalla mia memoria alla vista degli attuali suoi patimenti. Rammentai unicamente ch’egli era mio padre, e ch’io era fuggito da lui. Abbracciai le sue ginocchia, e soffocata quasi la mia voce da convulsivi singulti: Perdono, padre mio! perdono! furono le sole parole che potei profferire. Sembrò che a gradi a gradi gli tornasse la intelligenza. Mi contemplò per alcuni momenti con occhio d’incertezza e di curiosità; un convulsivo tremore stava attorno alle labbra sue palpitanti; stese adagio adagio la tremebonda sua mano; la portò sul mio capo; diede in uno scoppio di pianto infantile. D’allora in poi non avrebbe voluto mai separarsi un momento da me. Io appariva ai suoi occhi il solo oggetto che movesse le fibre del suo cuore su questa terra: il rimanente era un deserto per lui. Avea quasi

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